Sanduq Edicola Collettiva, Corso Dante 90, Torino
«Nei secoli scorsi la cultura custodita e insegnata è stata soprattutto la cultura di chi era più potente e più ricco, o più esattamente non è stata, se non in minima parte, la cultura di chi era più debole e più povero».
Furio Jesi
Custodite e Insegnate: Idee senza parole
Jermay Michael Gabriel e Omar Gabriel
organizzato da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e The Recovery Plan
in collaborazione con Museo del Risorgimento e Sanduq Edicola Collettiva
Presso Sanduq Edicola Collettiva
29 ottobre alle ore 18:30, si inaugura Custodite e Insegnate: Idee senza parole, mostra dedicata alla ricerca di Jermay Michael Gabriel e Omar Gabriel, presso Sanduq Edicola Collettiva in Corso Dante 90 a Torino.
Jermay Michael Gabriel indaga i meccanismi che sorreggono il mito dell’impero e le sue implicazioni coloniali, partendo dalla vicenda di una mongolfiera, esempio di avanguardia aeronautica dell’epoca, colpita da un fulmine durante l’Esposizione Generale del 1884 a Torino. Da questo episodio traccia un percorso che conduce a Chicago, dove il monumento dedicato al Maresciallo dell’aria Italo Balbo, noto per le sue trasvolate oceaniche, rappresenta l’esito simbolico di un progetto coloniale condiviso.
Una riflessione che trova un’eco critica anche nel lavoro di Omar Gabriel, che riflette sulla rifrazione dell’identità e dei ricordi e su come questi si intrecciano con l’esperienza dei corpi diasporici e queer. Partendo dall’incontro di due corpi strumentali, il berimbau e il pianoforte che fanno del corpo diasporico un territorio di stratificazioni, tensioni e possibilità di apertura. Indaga i Koromanti considerate tra le prime manifestazioni della musica afro-caraibica e i trasportatori di pianoforti del Brasile per sottolineare da una parte il ruolo della trascrizione nel creare discontinuità con la tradizione orale e dall’altro per associare il lavoro fisico al pianoforte stesso.
Le ricerche si intrecciano in una riflessione comune. Da un lato la decostruzione delle “idee senza parole” che hanno sostenuto la retorica imperiale, dall’altro le conseguenze che tali narrazioni hanno inciso sui corpi e sulle soggettività, in un continuo confronto tra archivio, rimozione e riattivazione critica del passato.
Sanduq Edicola Collettiva, è un nuovo presidio culturale della città sorto in un’ex edicola di Corso Dante numero 90. Libreria indipendente, spazio di attivazione sociale e luogo di ricerca, Sanduq si rivolge a un pubblico eterogeneo e rappresenta il contesto ideale per avviare un dialogo diretto con il territorio, ospitando le presentazioni e gli approfondimenti legati ai diversi capitoli del progetto.
Questo appuntamento, del 29 ottobre, fa parte del progetto Idee senza parole. Storia e mito tra Risorgimento e contemporaneità, avviato nel 2024 da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e The Recovery Plan, in collaborazione con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino. L’iniziativa propone un’indagine sul periodo risorgimentale e sulle sue eredità transnazionali, con particolare attenzione alle intersezioni tra storia e mito e alle risonanze che i temi di nazionalismo e cittadinanza assumono nel presente. Il percorso coinvolge quattro artisti: Jermay Michael Gabriel, Daniela Ortiz, Leyla Degan e Omar Gabriel.
Il titolo prende ispirazione dalla locuzione “idee senza parole” formulata da Furio Jesi (Torino, 1941 – Genova, 1980), saggista, storico del mito e studioso delle dinamiche attraverso cui le narrazioni mitiche vengono manipolate per la costruzione ideologica. Negli anni Settanta Jesi impiega questa espressione per descrivere il funzionamento della “macchina mitologica”, un dispositivo capace di strumentalizzare storia e simboli collettivi per creare consenso e identità semplificate.
Il progetto, articolato su un triennio, si inserisce nel contesto di Memoria collettiva nello spazio pubblico, iniziativa vincitrice dell’Avviso pubblico Torino, che cultura! e finanziata dai fondi PN METRO PLUS e Città Medie Sud 2021-2027 — TO7.5.1.B. — Sostegno all'economia urbana nel settore della cultura.